RETROSCENA DEL LIBRO “LA PROFEZIA CHE SI AUTOREALIZZA”.1-3

 RETROSCENA DEL LIBRO “LA PROFEZIA CHE SI AUTOREALIZZA”.

RUBRICA: “COME L’HO SCRITTO” #1

LA STORIA DI GENNADY E LA CARTOMANTE 

 

 

In questa rubrica condividerò alcuni retroscena del libro, sperando che siano graditi a chi lo ha già letto, e che magari incuriosiscano chi non lo ha letto.

Inizio dalla storia che apre il primo capitolo, quella dello sfortunato Gennady e della zingara. Ho trovato questo articolo per caso sul web, e mi è sembrato un esempio potentissimo per introdurre in maniera narrativa, ovvero attraverso una storia realmente accaduta, il tema che avrei approfondito in maniera più scientifica nel resto del libro.

Le parole in rima che dice la zingara «Niente denaro, niente amore, né successo né fama, ma la prigione e una vita grama» sono di mia invenzione, ma il fatto è vero.

Il titolo che ho dato al paragrafo invece riprende le parole di una vecchia canzone di Iva Zanicchi. “Zingara”. Notare che il testo dice: “Prendi questa mano, zingara, dimmi pure che destino avrò.” E l’idea di destino è proprio ciò che nel libro si smonterà, portando il lettore a diventare artefice della propria vita. Ecco il link della canzone. https://www.youtube.com/watch?v=OBOpSUAxTaU&fbclid=IwAR2_bbFg-kG7ZLjiVQpO2z2MM6g-FL8BRJoFaxC-QQIC8yx9QScHWcum_UA

Riporto di seguito il l’articolo della storia di Gennady: https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/cartomante-futuro-arrestato-aggressione-russia-524371/?fbclid=IwAR2Yp2Zmu8eqPa9b4lNK1hdR741hXo1JVkh3NdjBZ2lf-oH1hoCvP9trkP4 

 

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Davide Lo Presti

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 RETROSCENA DEL LIBRO “LA PROFEZIA CHE SI AUTOREALIZZA”.

RUBRICA: COME L’HO SCRITTO. #2

LA STORIA DIETRO IL CASO FEMME E L’ORACOLO ELETTRONICO 

 

È stata la mia fidanzata a notare questa notizia mentre leggeva un quotidiano.

Avevamo l’abitudine (e l’abbiamo tutt’ora), il sabato finite le sedute, di andare a fare un aperitivo.  Avevo da poco iniziato a  scrivere il libro, e le avevo parlato del fenomeno della Profezia che si autorealizza, e di come mi piacesse l’idea di non limitarmi all’aspetto psicologico, ma spaziare in diversi ambiti, come quello economico, che in quel  momento in cui si iniziava a parlare di Spread e Agenzie di rating era attualissimo.

Così, mentre stavamo facendo l’aperitivo, l’occhio le casca su questa notizia, in cui un errore del database produce degli effetti reali, rischiando di mandare sul lastrico un’azienda della mia zona (Montecatini).

Colgo la palla al balzo e contatto subito il titolare, Michele Rossi, per capire meglio come stanno le cose.

Mi accoglie con grande gentilezza nella sua  azienda pochi giorni dopo, e mi spiega cosa vuol dire, dall’oggi al domani essere trattato come una bad company, anche se non lo sei, e di quanto sia difficile ristabilire la realtà dei fatti quanto tutti hanno convinzioni e aspettative diverse su di te.

E’ stato un incontro davvero molto intenso, del quale conservo la memoria di un uomo che ha costruito la propria azienda rimboccandosi le maniche e che non è disposto ad arrendersi davanti alle difficoltà.

Grazie Michele e grazie  Federica 😉

Ecco l’articolo del caso Femme:

 

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Davide Lo Presti

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RUBRICA: COME L’HO SCRITTO. #3

LA STORIA DIETRO LA PREFAZIONE DI LUCA MAZZUCCHELLI

 

 

Parliamo della prefazione di Luca Mazzucchelli

Quando stavo finendo di scrivere il libro, ho iniziato a pensare a qualcuno per la prefazione. Per me era fondamentale che fosse una persona con la quale mi sentivo in sintonia, che trasmettesse un’idea dinamica e fresca di psicologia. C’èra questo tipo, un certo Luca Mazzucchelli, che seguivo già da qualche anno. Era bravissimo con i video, e mi sembrava un po’ “l’Alberto Angela della psicologia”, per il modo semplice, elegante e rigoroso che aveva di divulgare. L’unico problema era che siccome aveva anche intervistato psicologi del calibro di Cialdini e Zimbardo, oltre a Nardone e Galimberti, temevo che se la tirasse da paura.

Era però un rischio che mi sentivo di correre, perché il mio istinto mi diceva che era una persona alla mano.  Così, proprio la settimana che ho finito di scrivere l’ultimo capitolo (era il 7 Giugno del 2017) decido di scrivergli una mail. Esattamente mentre stavo scrivendo la mail, una persona con la quale avevo interagito solo online (Francesca Venturoli)  mi invia un video dove è con Luca durante un pranzo di Mindlab. Luca mi saluta e mi chiama per nome.

A quel punto, non ho più nessun dubbio: finisco di scrivere la mail e la invio.

Lui mi risponde praticamente subito, dicendomi che il libro gli sembra notevole, ma per la prefazione purtroppo non è così semplice per questioni contrattuali che lo legano ad un altro editore.

Ma io apprezzo la sua disponibilità e alla prima reunion di Libri per la Mente (il 5 Luglio) prendo il treno e vado a conoscerlo. Di persona si rivela ancora meglio di quanto pensassi: mi sembra di conoscerlo da sempre! Ma soprattutto mi chiede di fare da moderatore al gruppo Libri per la Mente. Io accetto volentieri, e da qual giorno iniziamo a collaborare su diversi fronti. E anche a diventare amici.

 

Il discorso della prefazione resta ancora in forse fino a Dicembre, quando mi telefona dicendomi che si può fare. Niente male come regalo di Natale, no?

P.S: Adesso capite perché ho inserito Francesca Venturoli nei ringraziamenti del libro 😉

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